Trattamento acque industriali

Trattamento acque industriali: un investimento per la competitività

Obiettivo essenziale di qualsivoglia azienda è quello di riuscire ad imporre il proprio prodotto all’interno di un mondo sempre più globalizzato e, conseguentemente, caratterizzato da sempre maggiore concorrenza. Condizione indispensabile, allora, è la competitività, puntando non solo sulla qualità del prodotto, ma anche rendendo il processo produttivo sempre più efficiente, ottimizzando le risorse impiegate per trarne il maggior beneficio possibile: non si tratta solo di best practices, ma di progettare dei percorsi di produzione virtuosi che, nel medio e nel lungo termine possano ristornare l’investimento effettuato, comportando una notevole riduzione dei costi di gestione dell’azienda.

Necessità di una adeguata progettazione

Purificare l’acqua reflua, dove solitamente sono presenti alte concentrazioni di contaminanti, per poi renderla nuovamente utilizzabile nel processo produttivo, non è un procedimento semplice e qualora non fosse sufficiente il trattamento biologico, occorrerà integrarlo con uno fisico chimico, in modo da rendere gli inquinanti insolubili e, conseguentemente, eliminabili. Ecco il motivo per cui occorre una attenta progettazione da parte di aziende specializzate e che possibilmente siano impegnate, attraverso una costante ricerca, ad ideare sistemi sempre all’avanguardia. Il trattamento consta nella maggior parte dei casi di svariate fasi attuate con evaporatori, demineralizzatori, floccolatori, e sedimentatori, impiegando, tra l’atro, anche filtri al quarzo o ai carboni attivi.

Gli obblighi di legge

Il trattamento delle acque industriali diventa non solo un investimento per la competitività dell’azienda o una misura per una rinnovata coscienza ecologica: l’ordinamento giuridico italiano, infatti, con l’allegato 5 del Decreto Legislativo 152 del 2006 stabilisce determinati requisiti per l’acqua reflua da riversare nell’ambiente o destinata ad essere smaltita a mezzo della rete fognaria. A seconda dell’attività aziendale, infatti, le acque industriali possono contenere tracce notevoli di olii minerali, metalli, carbonati, fosforo e una grande quantità di batteri che, nel caso di riuso in agricoltura, potrebbero essere particolarmente pericolosi. È importante, dunque, che il trattamento sia efficace alla rimozione di particolari agenti inquinanti.