Un impianto chimico-fisico in ottica 4.0 per il trattamento e la depurazione delle acque reflue provenienti dai processi galvanici

Athena, società storica specializzata in componenti per motori, ha messo a punto un trattamento di nichelatura unico al mondo, senza perdere di vista l’importanza delle conseguenze antropiche che questa tipologia di lavorazione comporta. Si è rivolta a WaterEnergy per trovare la soluzione impiantistica più ecosostenibile ed innovativa per il trattamento e la depurazione delle acque reflue provenienti dai processi galvanici. La scelta è ricaduta su un impianto chimico-fisico sviluppato in ottica 4.0 che migliora l’impatto ambientale, la produttività e la qualità del trattamento delle acque reflue.

L’impianto installato presso Athena è costituito da due vasche. All’ingresso della prima è aggiunto il coagulante acido, fondamentale per effettuare le correzioni del valore di pH necessarie sia per la formazione e la precipitazione dei fiocchi sia per rispettare i parametri di legge per lo scarico dei reflui. Oltre al coagulante acido, si aggiunge, tramite una tramoggia, un materiale adsorbente che contribuisce alla formazione del fiocco. Quando il fluido raggiunge la seconda vasca, viene immesso il flocculante. Al termine di questo sistema, l’impianto è dotato di un sedimentatore. Il fango ha densità maggiore dell’acqua e quindi tende a precipitare sul fondo. Alcuni coltelli puliscono le pareti del sedimentatore convogliando il fango nella parte inferiore del serbatoio. L’acqua depurata dalla presenza di cloruri e metalli pesanti precipita e viene raccolta in un serbatoio d’accumulo. Nella fase di precipitazione dell’acqua pulita, si verifica la conformità del pH ai requisiti di legge e l’assenza di residui di materiale in sospensione tramite un torbidimetro. Il continuo controllo dei parametri e gli accorgimenti tecnici introdotti nell’impianto per garantire la qualità costante dell’acqua consentono ad Athena di ottenere una classificazione dell’acqua di categoria A: l’impatto antropico, in condizioni di equilibrio idrogeologico, è nullo o trascurabile, oltre a rispettare tutti i parametri per lo scarico delle acque superficiali.

Viene effettuato in continuo sia il controllo del pH sia la verifica della torbidità dell’acqua, che, se non ottimale, l’impianto riconduce all’inizio del processo grazie ad una elettrovalvola, per ripetere il ciclo di trattamento dei reflui segnalando il problema al gestore dell’impianto. Tali verifiche vengono effettuate grazie al collegamento dell’impianto WaterEnergy con la rete aziendale di Athena, che ne consente la gestione da remoto. In caso di problemi, Athena può interfacciarsi tempestivamente con lo staff di WaterEnergy, che interviene modificando i parametri, in modo che il sistema si mantenga sempre in grado di supportare le necessità chimico-fisiche delle lavorazioni.

Leggi l’articolo completo pubblicato su ipcm n. 66: https://www.ipcm.it/it/open/ipcm/2020/66/122-130.aspx